Pratica indispensabile visti i mutamenti climatici degli ultimi anni da effettuarsi da subito durante i mesi estivi per un ottimo attecchimento delle piantine, ma altrettanto negli anni successivi per garantire buone e costanti produzioni di tartufi. Gli intervalli e i volumi delle irrigazioni vanno comunque studiati e programmati in base alle condizioni pedo-climatiche di ogni singolo impianto. In ambienti con scarsa o limitata possibilità di irrigazione è molto importante effettuare nei mesi più caldi e siccitosi, pacciamature attorno alle piante con materiale organico quale(paglia, pula di riso, o erba di sfalcio) al fine di ridurre l'evaporazione dell'acqua dal suolo e cosi mantenere il terreno più fresco e umido. La pacciamatura va posta attorno alla pianta in primavera ma va assolutamente rimossa alla fine dell'estate.
Le potature da effettuarsi nel periodo di riposo vegetativo (Dicembre/Febbraio) a partire dal secondo/ terzo anno limitandosi solo al taglio di qualche rametto basale, per avere una maggiore insolazione e areazione del terreno. Il portamento della chioma deve allargarsi più che svilupparsi in altezza, in modo che le radici abbiano uno sviluppo orizzontale e superficiale.